Fontanarosa, piccolo gioiello della provincia di Avellino, è celebre per il suo legame profondo con l’artigianato e la tradizione.

Fontanarosa: il cuore artigiano dell'Irpinia tra tradizione e arte

  • 02 lug 2024
  • REPERTUR
  • Borghi Antichi

Conosciuto in tutta Italia per la lavorazione della breccia irpina, Fontanarosa è il borgo delle granitiche tradizioni religiose e contadine.

La storia del borgo è strettamente collegata a quella di Aeclanum, uno dei più importanti centri economici e militari sannita. Fu proprio la diaspora generata dalla distruzione dell’insediamento sulle sponde del Calore per mano longobarda che portò alla nascita di Fontanarosa tra il VII e VIII secolo dopo Cristo.

Città di antichi mestieri e tradizioni secolari, a Fontanarosa il sacro e il profano vengono modellati senza sosta da secoli. La tirata del Carro ne è un fulgido esempio che affonda le radici in età remote quando i contadini portavano il grano in omaggio alle divinità pagane proprio trainando un carro con la forza dei buoi provenienti dalle campagne. La tradizione si rinnova tutt’oggi il 14 agosto con un carro di paglia fino al Santuario di Maria Santissima della Misericordia.

IL MUSEO DELLE 3 P

Fontanarosa è conosciuta ed apprezzata in tutta Italia per l’antica arte della lavorazione della breccia irpina, la pietra tipica che viene estratta dalle cave che puntellano il territorio fontanarosaro. Un’arte antica che trova un naturale asilo nel Museo Civico, conosciuto anche come “Museo delle 3 P”, ovvero Pietra, Paglia e Presepe, che si sviluppa su tre livelli e dove sono custoditi un preziosissimo Presepe del ‘700 realizzato con ceppi di olmi e ulivi, pezzi dei carri di Paglia trainati nel corso dei secoli e, appunto, lavorazioni in pietra esposte in uno spazio aperto che affaccia sul torrente Fredane. Tra queste spiccano una riproduzione fedelissima della Nike di Samotracia e il Dono dal Cielo, una fontana realizzata in marmo di Carrara dal maestro giapponese Yoshin Ogata

IL SANTUARIO DI MARIA SANTISSIMA DELLA MISERICORDIA

Dove fede, leggenda e tradizione trovano una sintesi perfetta. Dove la comunità di Fontanarosa si è ritrovata nei secoli attorno ad una statua medievale custode di prodigi e culti ancestrali. Qui sorge il Santuario di Maria Santissima della Misericordia, conosciuto anche con il nome di Santa Maria del pozzo per via di una cavità dalla quale si può attingere acqua ritenuta miracolosa.

Oggi l’edificio si presenta, dopo tantissimi interventi di restauro che ne hanno trasformato l’aspetto, con le sue tre navate e i sei altari posti nelle navate laterali, dominati dall’altare maggiore, posto nello spazio del coro absidale. All’interno, il Santuario custodisce manufatti e decori sfarzosi che ricalcano le tante epoche storiche attraversate dal culto mariano. Non a caso, tutto nel santuario ruota attorno alla statua di età tardo medievale raffigurante Santa Maria della Misericordia. Altri elementi di richiamo del Santuario sono il portale in pietra e una cappella del 1731, oggi basilica, che custodisce un trittico in legno policromo risalente al XVII secolo, donato dal principe Carlo Gesualdo, e un dipinto della Vergine con bambino che dona il giglio a Sant'Antonio, riconducibile alla scuola napoletana di Luca Giordano.

IL CAMPANILE DI FONTANAROSA

Collegato al Santuario della Madonna della Misericordia sorge l’imponente campanile del ‘400 che supera i 50 metri su cui poggia una cupola a bulbo alta altri 6 metri. Ricostruito a guardia del Santuario e benedetto il 16 aprile del 1731, data di consacrazione della Chiesa oggi si presenta con uno stile composito. Fino al piano delle campane, la struttura ha pianta quadrangolare, con spigoli più o meno accentuati e archi in pietra lavorata; la parte superiore, dal piano dell'orologio alla cupola, si presenta più snella, con gli spigoli smussati, assumendo quasi una pianta ottagonale.

Maestosa opera architettonica di epoca normanna, è legata alla forte devozione della comunità per il Santo Patrono e al suo interno è possibile ammirare diverse statue di santi e tele di grande valore artistico

IL CARRO DI FONTANAROSA

Il Carro di Fontanarosa è un obelisco realizzato con paglia alto 28 metri che viene trasportato da due coppie di buoi il 14 agosto di ogni anno in onore della Madonna della Misericordia. La struttura è realizzata attraverso un’opera certosina di intrecciatura di paglia inumidita, dalla quale si ottengono trecce e bastoncini, che, cuciti insieme e alternati, danno vita a colonne, capitelli, guglie, foglie, manti di ogni forma e proporzione, secondo un disegno prestabilito, il tutto ben fissato su telai di legno per assicurarne la stabilità durante il trasporto. La tirata si svolge nel tardo pomeriggio, partendo da via Primo Maggio e concludendosi, con soste più o meno regolari, al Santuario di Maria Santissima della Misericordia.

LA CHIESA DI SAN NICOLA

Maestoso edificio eretto in epoca normanna, la Chiesa parrocchiale di San Nicola Maggiore sorge nel cuore del centro storico di Fontanarosa, nella centralissima piazza Cristo Re a testimonianza del forte legame della comunità nei confronti del suo Santo patrono.

Dedicata al culto di San Nicola di Bari, la chiesa fu fatta costruire nel XII secolo dai governatori normanni e subì, nel corso degli anni, diverse ricostruzioni. Oggi si presenta con una pianta a tre navate, ognuna delle quali introdotta da un portale in pietra, ed è sormontata da una cupola. Al suo interno trovano posto opere come “L’Ultima Cena” di Alonso Rodriguez e la “Madonna col Bambino” di Giuseppe Tomajoli.

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