Torre Le Nocelle, un piccolo gioiello nel cuore dell'Irpinia, è un borgo che unisce il fascino della storia alla quiete della natura campana.

Torre Le Nocelle: il fascino discreto della tradizione irpina

  • 30 lug 2024
  • REPERTUR
  • Borghi Antichi

Terra di nocciole, vigne, ulivi secolari, frutti delle genuine tradizioni agricole, Torre Le Nocelle è un piccolo borgo nel cuore della media Valle del Calore

Le origini del centro irpino affondano le proprie radici nell’epoca romana, come dimostrato dalle emergenze archeologiche rinvenute in località Viticeto, tra cui spiccano i ruderi di un antico acquedotto realizzato a ridosso del fiume Calore e le tre colonne di marmo cipollino provenienti da un tempio pagano che hanno trovato giusta collocazione nel Santuario di San Ciriaco.

In età medievale, il borgo ricoprì il ruolo di avamposto a difesa dei feudi vicini di Montefusco e Montemiletto, guadagnandosi l'appellativo di "Turrecella". A testimoniare la sua importanza strategica c’è il campanile distaccato dal Santuario che fu eretto sulle vestigia della torre di avvistamento, da cui prese il nome il paese.

SANTUARIO DI SAN CIRIACO

Luogo di culto per antonomasia, non solo per i torresi ma anche per tutte le comunità della Valle del Calore, il Santuario di San Ciriaco è un punto di riferimento per tutti i fedeli del Santo Patrono di Torre Le Nocelle.

Risalente all’800, l’edificio custodisce alcune reliquie mortali di San Ciriaco, traslate dalla Basilica di Santa Maria in Via Lata a Roma l'8 agosto 1635 e conservate in un busto ligneo. Il Santuario sorge nel cuore antico del borgo, a ridosso della piazza principale, ed è stato restaurato completamente dopo il terremoto del 1980.

Oggi si presenta con una facciata settecentesca completamente distaccata dalla torre campanaria costruita a più livelli e con una cupola a bulbo che si distingue da ogni angolo del paese.

FESTA DI SAN CIRIACO E LIQUEFAZIONE DEL SANGUE

In onore del Santo Patrono Ciriaco i Torresi organizzano due festeggiamenti che cadono nei giorni del 16 marzo e soprattutto dell’8 agosto e vengono preceduti da una solenne novena con l’esposizione della reliquia del sangue.

In queste due occasioni, migliaia di pellegrini arrivano e chiedono la grazia al santo per la liberazione dai mali fisici e spirituali e assistono al miracolo della liquefazione del sangue. Il sangue davanti ai fedeli riuniti in preghiera passa da uno stato di totale coagulazione dal colore rosso scuro alla liquidità di colore rosso vivo.

Inoltre, in occasione di queste celebrazioni è possibile assistere ad episodi di esorcismo operati da Don Michele Bianco.

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