Grottaminarda

Abitata fin dal Neolitico (V-IV millennio a.C.), Grottaminarda è posizionata in una area strategica ed è stata terra di passaggio sulla rotta tirreno-adriatico fin dall'antichità, rappresentando un fondamentale snodo commerciale. Le origini del borgo di Grottaminarda si datano intorno al XII secolo, con il normanno Trogisio de Grutta, ed è noto che nel 1142 divenne proprietà della famiglia d’Aquino. Proprio con i d'Aquino Grottaminarda venne fortificata con delle mura, il Castello e diverse chi leggi di più

Origine del nome: Il comune di Grottaminarda ricade nell'area della Valle dell'Ufita. L'etimologia del nome è un composto di grotta e di un nome medievale di persona, Maynardus, di origine germanica.

Geografia fisica: Clima Trovandosi nell'entroterra campano, Grottaminarda è caratterizzata da un clima di tipo temperato in cui ad inverni freddi si alternano estati miti. Le precipitazioni non sono molto abbondanti e si attestano sopra i 600 mm annui, mentre nella parte occidentale della provincia superano i 1200 mm. Durante l'inverno sono possibili le nevicate. Territorio Il territorio comunale è compreso nel distretto sismico dell'Irpinia. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha una propria sede a Grottaminarda, con annesso un centro per la Sismologia ed Ingegneria sismica. Il centro, mediante una sala di monitoraggio sismico, collabora allo sviluppo di una rete sismica nazionale che consente l'immediata localizzazione automatica degli eventi sismici che avvengono nell'ambito del territorio nazionale.

Lingua e dialetti: Accanto alla lingua italiana, a Grottaminarda si parla una varietà del dialetto irpino.

Simboli: <<Il comune ha il seguente stemma e gonfalone: Leone passante su barra sottile disposta obliquamente che si poggia su n. 4 fasce, tutto dentro uno scudo sormontato da una corona di cinque punte e sopra di questo la scritta COMUNE DI GROTTAMINARDA; sotto lo scudo una ghirlanda di rami e bacche di querce ed olivo intrecciati da un nastro, il tutto inserito sul drappo grigio e azzurro riccamente ornato di fregi di forma rettangolare che termina a tre punte.>>

Sport: La principale realtà sportiva della cittadina è la Polisportiva Grotta 1984

Piatti tipici

Ciambottella PAT

Una specialità di Grottaminarda con ortaggi ed un sugo fatto con peperoncino piccante, pomodori, peperoni verdi e rossi, aglio e basilico
La ciambottella di Grottaminarda è un gustoso piatto che si prepara con ortaggi forniti dalla terra dell'Avellinese: pomodori, peperoni verdi e rossi, peperoncino piccante, aglio e basilico. Secondo un'antica usanza, viene preparato sistemando tutti gli ingredienti, il pomodoro tagliato a "pacchetelle", cioè lungo le quattro coste, i peperoni tagliati a pezzi, l'aglio e spicchi ed il basilico. La ciambottella può essere utilizzata al momento della preparazione oppure conservata in barattoli di vetro messi a bollire in acqua per almeno un'ora. In questo modo la ciambottella rappresenta una provvista che può essere conservata per molto tempo nelle dispense e consumata all'occorrenza, da sola o come condimento per il pane e la pasta.

Spantorrone di Grotta PAT

Dolce tradizionale la cui ricetta viene tramandata nelle famiglie produttrici del comune di Grottaminarda: è un tipo particolare di pantorrone, caratterizzato da una particolare friabilità.

Lo spantorrone è un dolce tradizionalmente preparato in provincia di Avellino, la cui ricetta viene tramandata nelle famiglie produttrici del comune di Grottaminarda, come ricorda il suo nome completo che è, per l'appunto: spantorrone di Grotta. è un tipo particolare di pantorrone, caratterizzato da una particolare friabilità, e dal fatto che, nel momento in cui si rompe, anziché spaccarsi in pezzi si sbriciola quasi, riducendosi in scaglie. La ricetta originale ci dice che la preparazione deve avvenire nella torroniera, dove, dopo aver riscaldato per molte ore miele ed albume si aggiungono le mandorle e le nocciole e vaniglia. Il prodotto viene steso negli stampi e ricoperto di fettine di Pan di Spagna imbevute di rhum e liquore strega.

 

Storia

Medioevo Durante l'età normanna, e per tutto il corso del XII secolo, il suo nome è legato alla figura di Trogisio de Cripta e alla sua famiglia, che lo terrà in feudo fino all'inizio del XIII secolo. Verso il 1210 è attestato quale signore di Grotta un tal Andrea della nobile famiglia d'Aquino. Gli aquinati terranno il feudo di Grottaminarda fino al 1528. Età moderna Il comune risultò pesantemente danneggiato dal terremoto dell'Irpinia del 1732, il cui epicentro era assai prossimo a Grottami leggi di più

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