A pochi chilometri da Avellino, lambito dal fiume Sabato, Manocalzati è un borgo dalla storia antichissima e dall’anima maestosa come il Castello longobardo di San Barbato che domina la valle sottostante Il primo insediamento degno di nota si sviluppò in età longobarda proprio attorno al Castello nell’attuale frazione di San Barbato che fino alla metà dell’800 faceva comune a sé. Tra i manieri feudali più belli e meglio conservati di tutta l’Irpinia, oggi si presenta come un fortilizio di imp leggi di più
Origine del nome: L'etimologia del nome proviene dal latino “Manus Calceati”, cioè “manipolo o truppe di uomini calzati”, oppure è composto da “male” e “calvati”, cioè “terreni rigogliosi”. Gli abitanti sono detti manocalzatesi e San Marco è il loro patrono.
Geografia fisica: il clima è caldo e temperato. Esiste maggiore piovosità in inverno che in estate. Altitudine - 450 m s.l.m.
Lingua e dialetti: Accanto alla lingua italiana, nell'ambito del territorio comunale di Manocalzati è in uso il dialetto irpino.
Gemellaggi: Sainte-Féréole
Punti di interesse (3)
Prodotti tipici (1)
Manifestazioni (3)
Storia
Già abitata in epoca preistorica, Manocalzati ha conservato numerosi reperti archeologici risalenti all’età del ferro. Il primo nucleo abitativo, formatosi intorno a un castello, risale al periodo longobardo. Il feudo appartenne ai conti di Avellino a partire dal 1127, per poi passare nel corso dei secoli ad altre famiglie, quali i Salza, i Gambacorta, i Grillo e i Poderico. Annessa alla vicina baronia di Candida, ne seguì le sorti per circa tre secoli e, divenuta proprietà dei Tocco nel Seicen leggi di più